Le scarpe particolari di Theresa May e lo stile delle donne di potere (sempre meno maschile)



Theresa May è il nuovo Premier britannico ed è incredibile come, a destare l'opinione pubblica internazionale in questi giorni, non sia stata tanto la sua storia politica, quanto il gusto nello scegliere le scarpe.
Gusto particolare: non particolarmente alla moda - un po' merkeliano potremmo dire - ma neanche raffinato come quello thatcheriano, insomma, uno stile stravagante e personalissimo. Una vera shoes addicted, potrebbero definirla gli addetti del settore
Parto da questa riflessione sull'attenzione posta appunto sul look della neo premier, per pensare anche a quanto, non solo faccia "parlare" ancora il fatto che una donna possa ricoprire un ruolo di potere, sebbene sino ad oggi siano davvero tante le prime ministre in carica, ma anche di quanto si sia poco abituati al gusto tutto femminile e personale che si può avere nel vestire. Argomento, il secondo, più inerente a questo blog e che mi faceva piacere condividere con voi.
Molto spesso capita che le donne che arrivano a destreggiarsi con ruoli di potere, debbano indossare abiti casti: il classico tailleur giacca-pantalone, rigorosamente nero, come capita di vedere indosso, in questi giorni, alla neo sindaca di Roma Virginia Raggi e già da diverso tempo alla Ministra per i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, che però nelle occasioni di gala fortunatamente non disdegna di valorizzare il suo bell'aspetto con abiti femminili.
A maggior ragione se queste donne possono essere ritenute in qualche minimo modo belle o attraenti devono sminuire questa loro condizione cercando di semplificare al massimo la loro estetica: per non sembrare delle "bamboline".
Il coraggio di essere se stessi fino in fondo si esprime anche nel modo di vestire e noi donne, ma in realtà nessuno dovrebbe farlo, se non inteso nei limiti del rispetto dei luoghi che frequenta e delle Istituzioni che rappresenta, dovrebbe rinunciare al proprio modo di essere.
La leadership è un'attitudine che come ci insegnò già nel caso dell'Inghilterra Margaret Thatcher, passa anche dai vestiti. Non bisogna vergognarsi di essere donne o di avere una predilizione per delle scarpe particolari, non è da quello che si può giudicare né la professionalità di una donna, né la sua indole al potere. E a quanto pare, Theresa May lo sa.

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