Suonare il violino a 30 anni, non è mai troppo tardi per imparare (qualcosa di bello)



Qualche settimana fa sono stata invitata come relatrice ad una tavola rotonda dall'Accademia del Lusso. Erano presenti, pronti ad esprimere la loro opinione sul tema Influencer e lusso e su come le aziende si stiano approcciando all'influencer marketing, anche altri blogger e Instagrammers.
Devo dire che da quando ho aperto questo blog, nel 2007, e di come poi in questi anni si è evoluta la mia vita, da - studentessa universitaria con blog - a  - web content manager - per i siti d' importanti aziende dell'editoria on line con blog e magazine - le cose per me si siano fatte sempre più interessanti.
Da un lato, partecipo volentieri e mi sento parte del mondo blogger - perché a questo angolino di web indipendente e libero non voglio rinunciare - e dall'altro non posso prescindere dalla mia esperienza come professionista, nell'affrontare certi dibattiti.
Tra le varie discussioni sull'attuale mondo del blogging, un aspetto che mi sembrava interessante era proprio il cambio di interessi o evoluzione degli stessi.

 
Ed ora vi spiego perché ho fatto questa digressione. Quando ho iniziato a scrivere su queste pagine virtuali, i miei interessi erano orientati soprattutto alla moda, alla bellezza e a condividere anche pensieri sparsi più personali, ma anche in maniera più discontinua al taekwondo, al cinema, ai miei piccoli viaggi. Ho sempre parlato di ciò che mi piaceva qui, sempre. E credo sia giusto continuare a farlo, raccontando di nuove passioni, che sono nate in questi anni, con la maturità ed altre necessità.




Ed è per questo che voglio raccontarvi di una nuova passione: il violino.
Ho iniziato a suonare il violino ora, anche se ho sempre desiderato farlo e da piccola guardavo ammirata in tv i bambini prodigio, sognando di destreggiarmi con quello strumento un giorno.
Il tempo è passato velocemente, e per anni ho dovuto dividere il mio tempo tra lo studio e la ricerca di un lavoro, poi tra il lavoro e il taekwondo, un altro grande sogno divenuto realtà ma che ha richiesto non poco sforzo o dedizione.
Dopo aver preso la cintura nera a 32 anni, ho pensato che era il momento, dopo un anno di pausa da qualsiasi impegno extra, di intraprendere una nuova sfida.
È vero, devo ammettere che non mi piacciono le sfide facili ed il violino è uno strumento tutt'altro che semplice. Ma credo che quando c'è reale interesse, tutto diventa possibile, il segreto (forse) è non avere fretta.

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Se c'è una cosa che ho imparato con il taekwondo è che per ottenere dei risultati veri e duraturi in qualsiasi campo ci vuole passione, sacrificio e dedizione.
Quante volte ho visto persone iniziare convinti e poi smettere di fronte alle prime difficoltà. Inevitabili. Come si può pensare di diventare in paio di lezioni dei campioni o semplicemente riuscire in un calcio difficile. Impossibile. La mia fortuna è stata avere accanto persone brave che si allenavano tantissimo per raggiungere il loro hype ed una frase del mio Maestro che non dimenticherò mai, mi torna sempre in mente di fronte alle difficoltà, agli ostacoli: "Vedi anche loro hanno due gambe e due braccia come te, non sono alieni, si allenano tanto come potresti fare anche tu per diventare come loro".
E ritornando al violino, al mio violino che si chiama Juno, perché l'insegnante mi ha detto che è come un figlio e bisogna dargli un nome. La prima volta che l'ho tenuto ed ho provato a suonarlo ho capito ed avuto conferma che era proprio lui, lo strumento giusto, e che mi rappresenta in qualche modo: è uno strumento ruvido, capace di suoni bellissimi, ma occorre saperlo toccare nel modo giusto con delicatezza e morbidezza, altrimenti il suo suono è a dir poco stridulo. 
Insomma, questo è l'inizio di tutto, magari vi aggiornerò per raccontarvi come sta andando, fatemi sapere se anche voi come me state affrontando qualche sfida con voi stessi lasciando un commento o scrivendomi una mail a visualfashionist@gmail.com

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